L'ARENA DI VERONA

Butterfly”, scenografie virtuali ma applausi veri.

Pienone in Arena per l’opera pucciniana che a novembre andrà a Londra

Una “Madama Butterfly“ tecnologica e poetica, che proietta il settantasettesimo Festival areniano. Sono le caratteristiche dell’ultima opera in cartellone, che ha debuttato ieri davanti ad un pubblico numeroso, circa 12,000 gli spettatori per un incasso di tutto rispetto.
Nella parte dei protagonisti Daniela Dessi (Cio-Cio-San) Salvatore Licitra (Pinkerton ) e Roberto Servile (Sharpless).
Il nuovo atteso allestimento del capolavoro pucciniano ha attirato l’attenzione del pubblico e della critica nazionale per l’impegno delle nuove tecnologie visive di Operama del Maestro Giuseppe Raffa.
Tali apparecchiature proiettano sulle gradinate coperte da un enorme lenzuolo bianco, immagini virtuali della sfortunata Cio-Cio-Sun, riducendo drasticamente l’uso delle scenografie tradizionali.

Il palcoscenico infatti risulta vuoto, animato solo dalle proiezioni nelle quali agiscono i protagonisti vocali, totalmente immersi nella trama dell’opera.
Ciò implica un azzeramento dei cambi di scena (infatti c’è un solo intervallo, alla fine del primo atto) e un risparmio nelle spese per gli allestimenti scenici.

L’uso di tali apparecchiature, che impiegano anche sorgenti sonore intorno al golfo mistico e al palcoscenico per realizzare uniformità di suono, in ogni angolo dell’anfiteatro apre un nuovo corso nella realizzazione degli spettacoli areniani.

Un nuovo corso anche dal punto di vista delle sinergie produttive, dato che questa realizzazione è stata resa possibile grazie all’unione concreta di Verona Fiere e la trasferta che questa produzione compirà a Londra, alla Wembley Arena.